Fortunatamente le cure hanno portato agli esiti sperati ed il 24 maggio Womack è stato dichiarato guarito dal tumore. Ed il titolo del suo primo album di inediti a ben diciotto anni dal precedente “Resurrection”, potrebbe essere collegato (consapevolmente o meno) proprio agli ultimi mesi di battaglia del cantante di Cleveland: “The bravest man in the universe”.
Il disco è stato inciso con la collaborazione di due grandi personaggi come Richard Russell (proprietario della XL Recordings) e Damon Albarn, con il quale Bobby collaborò già nel brano “Stylo” del terzo album dei Gorillaz “Plastic beach”.
Ecco così undici brani nei quali si miscelano sonorità classiche come gospel e soul e l'elettronica portata da Albarn e Russell, oltre all'ingrediente principale: la voce di Bobby Womack.
Da segnalare la partecipazione di Lana Del Rey nel brano “Dayglo reflection”, della cantante maliana Fatoumata Diawara in “Nothin' can save ya” e del compianto Gil Scott-Heron nell'intermezzo “Stupid introlude”.