Nel 1991 registra “Monster party”, un disco a quattro mani con il batterista degli Half Japanese Gilles-Vincent Rieder e tredici anni dopo decidono di usare proprio il nome del disco come pseudonimo per un nuovo lavoro intitolato “Haunted house”. L'etichetta scozzese che dovrebbe produrlo chiude a causa di problemi personali del titolare e tutto il materiale finisce in soffitta.
Oggi la Interbang Records decide di recuperare i brani più interessanti di quel disco e di realizzare un lavoro nuovo di zecca intitolato “Songs from a haunted house”, diciotto brani che si dividono tra schegge noise, sfuriate funky, desert rock e psichedelia.