Sinéad O'Connor - HOW ABOUT I BE ME (AND YOU BE YOU)? - la recensione

Sotto i riflettori dei media per le turbolenze della vita privata più che per le sue imprese musicali, Sinead O'Connor sorprende tutti pubblicando il suo disco più solido e ispirato da molti anni a questa parte, discendende diretto degli ormai lontani e insuperati primi due album, "The lion and the cobra" (1987) e "I do not want what I haven't got" (1990). La produzione di John Reynolds, primo marito e fedele collaboratore, pone in primo piano chitarre e tastiere, mentre le canzoni (con l'eccezione del ritmato etno-folk di apertura, "4th and Vine") inclinano spesso sul versante della ballata rock, trampolino di lancio ideale per la sempre splendida voce dell'artista irlandese. Intensi, spirituali e polemici come sempre i testi, che narrano di madri single ("I had a baby"), junkie sulla via della redenzione ("Reason with me") e passioni amorose ("Old lady"); ma il pezzo destinato a fare più scalpore è sicuramente "Take off your shoes", in cui Sinead prende di mira una volta ancora il Vaticano e la copertura degli abusi sessuali sui minori commessi dai rappresentanti del clero.