Anais Mitchell - YOUNG MAN IN AMERICA - la recensione

Recensione del 17 feb 2012

Voto 8/10
A distanza di due anni dal suo ultimo album “Hadestown”, torna Anais Mitchell. La cantautrice del Vermont ha deciso di realizzare il suo quinto capitolo discografico per la propria etichetta, la Wilderland, dopo due dischi ed un EP stampati per la Righteous Babe della 'collega' Ani DiFranco.

“Young man in America” è un disco ispirato dalla recessione, dalle vecchie tradizioni statunitensi, dalle ballate britanniche e dalle storie di personaggi di altri tempi, ma indaga anche su cosa vuol dire avere 30 anni, oggi come ieri: non a caso sulla copertina del disco c'è un'immagine del padre di Anais Don, ritratto proprio a quell'età, la stessa che ha oggi la figlia. Non solo: il brano “Shepherd” è ispirato ad una novella scritta dal genitore che, prima di diventare docente universitario, si cimentava come scrittore.
Musicalmente l'album, prodotto da Todd Sickafoose (Ani DiFranco, John Zorn, Andrew Bird), si muove su sonorità folk-rock, ma non mancano alcune sfumature più country e soul.

Tracklist

01. Wilderland
02. Young man in America
03. Coming down
04. Dyin' day
05. Venus
06. He did
07. Annmarie
08. Tailor
09. Shepherd
10. You are forgiven
11. Ships

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