Motorpsycho - THE DEATH DEFYING UNICORN - la recensione
Recensione del
13 feb 2012
Voto 7/10
Sono trascorsi due anni da quando i Motorpsycho diedero alle stampe il loro ultimo album in studio “Heavy metal fruit”. In questo periodo la formazione norvegese ha dato alla luce ben due pubblicazioni dal vivo: il quarto volume della serie Roadwork intitolato “Intrepid skronk” ed un live edito dal club Effenar di Eindhoven (Olanda), un disco composto da quattro brani tratti da diverse esibizioni dei Motorpsycho nel locale dal 1999 al 2010.
“The death defying unicorn” è il titolo del loro nuovo lavoro, quindicesimo della loro carriera. Il disco è co-firmato dal tastierista Staale Storløkken (Supersilent, Elephant9, Terje Rypdal), con il quale la band ha composto la maggior parte dei brani di questo doppio album e vede inoltre la partecipazione della Trondheim Jazz Orchestra e della violinista Ola Kvernberg.
Le sonorità alt-rock della band scandinava si fanno maggiormente prog e jazzate rispetto al passato, sulla linea del precedente lavoro “Heavy metal fruit”.