“Stronger”, a detta della stessa Kelly, è stato influenzato da artisti come Tina Turner, Prince, Radiohead e Sheryl Crow ed è stato prodotto con nomi del calibro di Howard Benson, Brian Kennedy e Darkchild.
Il risultato sono tredici brani in cui le sonorità pop incontrano in diversi episodi influenze dance, ma anche melodie R&B e urban, maggiormente soft e delicate. La pubblicazione è disponibile anche in una deluxe edition con quattro bonus track e con allegato uno speciale EP intitolato “The Smoakstack sessions”, cinque brani incisi in acustico (tra cui una cover di “I can't make you love me” di Bonnie Raitt) presso gli omonimi studi di registrazione di Nashville.