Artisti Vari - THE LOST NOTEBOOK OF HANK WILLIAMS - la recensione

Recensione del 17 ott 2011

Era il capodanno del 1953 quando Hank Williams venne trovato morto nel retro della sua Cadillac, distrutto dall'alcool e dalle pillole. Con lui una piccola valigetta di pelle marrone contenente alcune bozze di canzoni e appunti, rimasti nascosti in un archivio di Nashville. Hank Williams fu, probabilmente senza rendersene davvero conto, il pioniere del country e del folk-rock dell'era moderna, influenzando in seguito decine di artisti che sono diventati anch'essi parte della storia della musica americana. Tra questi c'è sicuramente Bob Dylan, che nel 2004 ha deciso di acquistare i diritti delle 'canzoni perdute' di quello che fu uno dei sui padri artistici. Inizialmente il menestrello di Duluth pensò di fare tutto da solo, poi col tempo scelse invece di coinvolgere anche altri artisti 'debitori' dell'opera di Hank Williams ed insieme di dare vita a questo album intitolato “The lost notebook of Hank Williams”.

Alcuni dei brani erano quasi completi, altri solo con i testi e così dodici musicisti hanno deciso di completare l'opera.
Oltre a Dylan ed al figlio, ex Wallflowers, Jakob (per la prima volta i due, anche se in due episodi differenti, sono presenti nello stesso disco), ecco leggende del country come Alan Jackson, Merle Haggard, Patty Loveless, Rodney Crowell & Vince Gill, Lucinda Williams, ma anche Levon Helm dei The Band, la cantautrice Sheryl Crow e personaggi più giovani ma già affermati come Norah Jones, Jack White e la nipote di Hank, Holly Williams.

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