Wild Beasts - SMOTHER - la recensione

Recensione del 16 mag 2011

Con i primi due lavori hanno conquistato pubblico e critica, in particolar modo nel Regno Unito. “Limbo, panto” (2008) e “Two dancers” (2009), quest'ultimo capace anche di conquistarsi una nomination ai Mercury Prize, hanno quindi aperto la strada ai Wild Beasts, che ora si presentano con in tasca il loro terzo capitolo “Smother”.

La formazione di Kendal ha realizzato un disco maggiormente cupo ed introspettivo rispetto ai precedenti, più incentrato sulle tastiere e synth che sulle chitarre, con riferimenti ad artisti come Elbow, Antony and the Johnsons, Kate Bush e Radiohead.

Tracklist

01. Lion's share
02. Bed of nails
03. Deeper
04. Loop the loop
05. Plaything
06. Invisible
07. Albatross
08. Reach a bit further
09. Burning
10. End come too soon

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