Raveonettes - RAVEN IN THE GRAVE - la recensione

Recensione del 01 mar 2011

Arrivati al quinto capitolo della loro storia, i Raveonettes (duo danese composto da Sune Rose Wagner e Sharin Foo), abbandonano quasi completamente il garage rock quasi noise dei primi lavori per dedicarsi ad un sound più cupo, più vicino allo shoegaze dei numi tutelari dichiarati Jesus and Mary Chains e al dark dei Cure. “Raven in the grave” esce a due anni di distanza dal precedente “In and out of control”, pubblicato sempre per l’etichetta indipendente Vice che segue la band dal 2008, anno della rottura con la Sony. Nove pezzi (scritti come sempre da Wagner) che parlano dei limiti delle relazioni umane e di quanto esse siano devastanti al momento che finisco. Descritto dalla band come la perfetta colonna sonora per l’inverno giusto in tempo per la primavera, il quinto disco dei The Raveonettes è il più dark sin qui realizzato, privo dei tipici beats e dei lampi noise-chitarristici dei precedenti lavori e più giocato su synth sinistri e di riff rarefatti.

Tracklist

01. Recharge & Revolt
02. War in heaven
03. Forget that you’re young
04. Apparitions
05. Summer moon
06. Let me on out
07. Ignite
08. Evil seeds
09. My times up

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