Chapel Club - PALACE - la recensione

Recensione del 21 feb 2011

I Chapel Club sono uno di quei gruppi (spesso provenienti dall'Oltremanica) il cui nome sale alla ribalta prima ancora che la band in questione abbia pubblicato materiale ufficiale. Spesso solo grazie ad un singolo e l'hype creato da specialisti del genere come i giornalisti musicali britannici. Così, dopo aver guadagnato la partecipazione a prestigiosi festival come Glastonbury, Reading & Leeds e Pukkelpop nell'estate del 2010 , ecco finalmente il primo lavoro sulla lunga distanza. “Palace”, prodotto da Paul Epworth (Bloc Party, Florence and the Machine), è composto da dieci canzoni che rimandano al post-punk/new-wave di formazioni come Joy Division e Echo & The Bunnymen, ma anche alle influenze shoegaze tipiche di band come My Bloody Valentine e Jesus & Mary Chain.

I testi del gruppo londinese, composti dal cantante Lewis Bowman, sono spesso incentrati su temi come amore, perdita e confusione esistenziale, filtrati dalla passione per la religione del frontman (da cui anche il nome Chapel Club).

Tracklist

01. Depths
02. Surfacing
03. Five trees
04. After the flood
05. White knight position
06. The shore
07. Blind
08. Fine light
09. O maybe I
10. All the eastern girls
11. Paper thin

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