Ettore Giuradei - LA REPUBBLICA DEL SOLE - la recensione

Recensione del 13 dic 2010

Anticipato dall'omonimo singolo (e videoclip) già nel mese di maggio, ecco ora il nuovo album di Ettore Giuradei (già vincitore del Premio Mei d'Autore 2008 e ospite al Premio Tenco lo stesso anno). Per il cantautore bresciano si tratta del terzo capitolo discografico dopo “Panciastorie” del 2006 ed “Era che così” del 2008, un lavoro che giunge quasi in contemporanea con la compilation “La leva cantautorale degli anni Zero”, selezione dedicata ai migliori rappresentanti della nuova musica d'autore italiana, sulla quale Giuradei è presente con il brano, non incluso in questo disco, “Mosè”.

“La Repubblica del sole” è un lavoro leggermente più rock rispetto al precedente disco, ma questo non intacca l'usuale stile bizzarro e surreale dell'artista: nell'album si parla d'amore senza inibizioni (“Strega”), di addii e nostalgia (“Eva”), ma anche di sogni e magia (“Sbatton le finestre”), le domande sociali ed esistenziali ispirate a Pasolini di “Paese” e “Sensazioni”, la triste realtà di alcuni luoghi e abitudini di oggi (“Macchinina cocaina”).
Ettore Giuradei, classe 1981, ha così illustrato il titolo “La Repubblica del sole”: “La repubblica del sole ci sarà per forza. Scomparirà la vergogna e la vita scoprirà finalmente il suo senso di gioco, d’assoluta perdizione nel piacere del pensiero e dell’azione”.

Tracklist

01. La Repubblica del sole
02. Strega
03. Piedi alati
04. Sbatton le finestre
05. Eva
06. Paese
07. Il vicino
08. 4 matrimoni
09. Sensazioni
10. Macchinina cocaina

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