Ecco allora nuove e delicate versioni di “Ti vorrei sollevare” (questa volta senza l'apporto del cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi), “Una poesia anche per te”, “Qualcosa che non c'è”, “Rainbow”, “Gli ostacoli del cuore”, “Anche tu (anche se non trovi le parole)” (in questa nuova versione cantata in duetto con Fabri Fibra), “Lullaby”, “It is what it is” e “Forgiveness”.
Le cover scelte da Elisa sono quattro brani alla quale è molto legata come “1979” degli Smashing Pumpkins, “Ho messo via” di Luciano Ligabue, “Pour que l'amour me quitte” della francese Camille (cantata in duetto con Giorgia) e “I never came” dei californiani Queens of the Stone Age.
Proprio alla stessa “1979” di Billy Corgan e soci pare essersi ispirata per comporre il primo singolo inedito “Nostalgia”, un brano nel tipico stile pop-rock della cantante, in lingua inglese e testo incentrato su reazione e speranza nei momenti difficili. Gli altri due inediti sono invece “Fresh air” (composto all'età di vent'anni e ripescato per l'occasione) e “Some time ago”.
Ad affiancare l'album ci sarà anche un docu-film di 50 minuti, che racconta la genesi del progetto ed è stato girato al Parco Artesella in Valsugana in Trentino (dove artisti provenienti da tutto il mondo hanno realizzato opere a cielo aperto utilizzando materiali organici) e diretto dal regista islandese Danni Karlsson, già all'opera per il suggestivo DVD dei conterranei Sigur Ròs “Heima”. Alcune riprese sono state effettuate anche durante i concerti americani a New York e Los Angeles, rispettivamente l'11 e 15 ottobre scorso.