Tricky - MIXED RACE - la recensione

“Essere di razza mista mi ha aiutato moltissimo, mi ha consentito di aprirmi a nuove culture, ampliare il mio orizzonte e questo si sente anche nella mia musica”. Così Tricky ha presentato il suo nuovo lavoro “Mixed race”, nono capitolo della sua discografia che giunge a due anni di distanza dal precedente “Knowle west boy”. L'album include dieci brani per una durata totale di circa trenta minuti: il trip-hop bristoliano di Adrian Thaws (il suo vero nome) si fonde con influenze blues, jazz, sonorità orientali e electro-dance, creando così un disco eterogeneo, seppur dalle tonalità oscure. Alla realizzazione dell'album hanno collaborato la cantante italo-irlandese Franky Riley (in diversi episodi), il frontman degli scozzesi Primal Scream Bobby Gillespie (“Really real”), il vocalist giamaicano Terry Lynn (“Kingstonlogic”), l'algerino Hakim (nell'omonima canzone) e Blackman con il fratello minore di Tricky Marlon (“Bristol to London”).
Il musicista britannico risiede da qualche tempo in quel di Parigi.