“Live al Blue Note”, come si evince dal titolo, è stato registrato al Blue Note di Milano durante i quattro concerti tenuti dalla cantante meneghina nel dicembre del 2009, accompagnata da una band di cinque elementi: Fabio Valdemarin (piano), Roberto Testa (batteria), Edu Hebling (basso), Nicola Oliva (chitarre) e Salvo Correri (chitarra e percussioni).
Le canzoni eseguite dalla Vanoni, che tra un brano e l'altro ne approfitta per raccontare aneddoti e dialogare con il pubblico, spaziano da episodi del suo repertorio ri-arrangiati in chiave jazz come “Tristezza per favore vai via” e “Domani è un altro giorno” al suo dichiarato amore per la musica brasiliana dell'album “La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria” del 1976 (“Samba per Vinicius”, “La voglia, la pazzia”, “Samba per una rosa” e “Io so che ti amerò”), passando per le re-interpretazioni della leggendaria “Senza fine” di Gino Paoli (dedicata proprio a lei e già cantata nel 1961) e di standard jazz come “My funny Valentine” e “I get along without you very well”.
Non mancano anche cover più recenti (già incise in “Più di te” e qui quasi tutte concentrate sul primo CD) come “La mia storia tra le dita” di Gianluca Grignani, “Dune mosse” di Zucchero, “Quanto tempo e ancora” di Biagio Antonacci, “Vita” di Mario Lavezzi e Mogol, “Ogni volta” di Vasco Rossi, “Non abbiam bisogno di parole” di Ron, “Alta marea” di Antonello Venditti e “I maschi” di Gianna Nannini.
Infine da segnalare anche la rilettura di “Una sigaretta” di Fred Buscaglione ed una dedica a Sergio Endrigo con la sua “Io che amo solo te”.