Maroon 5 - HANDS ALL OVER - la recensione

Recensione del 22 set 2010

I Maroon 5 giungono alla terza prova discografica dopo i successi ottenuti con i primi due album “Songs about Jane” e “It won't be soon before long”, grazie ai quali hanno riscosso numerosi premi (tra cui 3 Grammy Awards) e venduto qualcosa come quindici milioni di dischi.

Dopo il tour mondiale di supporto al loro precedente capitolo musicale, la band americana ha cominciato a lavorare al nuovo album “Hands all over”, ricevendo la chiamata del produttore Robert John "Mutt" Lange (AC/DC, Def Leppard, The Cars), desideroso di collaborare con Adam Levine e soci. Così i Maroon 5 si sono recati presso gli studi svizzeri del produttore sul Lago di Ginevra per due mesi e ne sono usciti con le dodici canzoni che compongono il nuovo lavoro, brani in cui la consolidata miscela di pop, rock, funk e R&B, prende una strada ancora più solare e “da classifica”. A tal proposito il frontman Adam Levine ha dichiarato: “Nel primo disco si sentiva l'influenza del mio amore per Stevie Wonder, nel secondo per Prince e Police. Nel terzo, invece, sono solo una manciata di grandi canzoni pop”. Da segnalare la partecipazione del trio country-pop Lady Antebellum nel brano “Out of goodbyes”.

Tracklist

01. Misery
02. Give a little more
03. Stutter
04. Don't know nothing
05. Never gonna leave this bed
06. I can't lie
07. Hands all over
08. How
09. Get back in my life
10. Just a feeling
11. Runaway
12. Out of goodbyes

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