Laurie Anderson - HOMELAND - la recensione
Recensione del 03 giu 2010
Nove anni dall'ultimo album in studio (“Life on a string”), otto anni dall'ultimo disco dal vivo (“Live in New York”) e tre dalla riedizione per il 25esimo anniversario di un suo storico lavoro come “Big science”. Ora Laurie Anderson ha deciso di pubblicare il suo nuovo capitolo discografico “Homeland”, uscita che giunge dopo un tour di presentazione iniziato già alla fine del 2007: proprio nella dimensione live le canzoni hanno cambiato numerose volte forma, convincendo l'artista statunitense a posticipare in diverse occasioni l'uscita.
L'album, co-prodotto con Lou Reed (ufficialmente suo marito dal 2008) e Roma Baran, dura 66 minuti e si segnala come il più lungo mai composto dalla Anderson: alla realizzazione hanno partecipato ospiti come John Zorn (sassofono in “Bodies in motion” e “The beginning of memory”), Kieran Hebden aka Four Tet (tastiera in “Only an expert”) e Anthony Hegarty di Anthony and The Johnsons (voce in “Strange perfumes”).
Tracklist
01. Transitory life
02. My right eye
03. Thinking of you
04. Strange perfumes
05. Only an expert
06. Falling
07. Another day in America
08. Bodies in motion
09. Dark time in the revolution
10. The lake
11. The beginning of memory
12. Flow