Un bel giorno la sua etichetta, quella Ninja Tune specializzata in sonorità elettroniche, accorgendosi del suo talento come cantautore, gli propone di essere il primo artista di questo genere prodotto per la label.
Fink accetta e “Sort of revolution” è già il suo terzo disco, una miscela tra la sua voce delicata, sonorità blues, folk, soul ed elettronica, sulla scia di artisti come Ben Harper e Jack Johnson.