L’album procede sulla linea tracciata dal precedente, ovvero una ballabile miscela di indie-rock, twee-pop e folk: il lavoro è stato registrato dalla band gallese a Seattle (Usa) con l’ausilio di John Goodmanson (Blonde Redhead, Sleater-Kinney).
Los Campesinos - WE ARE BEAUTIFUL, WE ARE DOOMED - la recensione
Recensione del 18 feb 2009
“Questa nuova pubblicazione non è una raccolta di b-side, remix o di outtakes dal nostro primo disco: sono dieci brani totalmente inediti”. Così i Los Campesinos hanno “giustificato” l’uscita di “We are beautiful, we are dooomed” a soli nove mesi di distanza dal disco d’esordio “Hold on now, youngster”.
L’album procede sulla linea tracciata dal precedente, ovvero una ballabile miscela di indie-rock, twee-pop e folk: il lavoro è stato registrato dalla band gallese a Seattle (Usa) con l’ausilio di John Goodmanson (Blonde Redhead, Sleater-Kinney).
L’album procede sulla linea tracciata dal precedente, ovvero una ballabile miscela di indie-rock, twee-pop e folk: il lavoro è stato registrato dalla band gallese a Seattle (Usa) con l’ausilio di John Goodmanson (Blonde Redhead, Sleater-Kinney).
Tracklist
01. Way sto make it through the wall
02. Miserabilia
03. We are beautiful, we are doomed
04. Between an erupting earth and an exploding sky
05. You’ll need those fingers for crossing
06. It’s never that easy though, is it? (Song for the other Kurt)
07. The end of the asterisk
08. Documented minor emotional breakdown #1
09. Heart swells/Pacific daylight time
10. All your kayfabe friends