“Abbiamo provato ad essere veramente ambiziosi e non prestare troppa attenzione alle aspettative della gente” ha dichiarato il frontman per presentare “Big bad world”: l’album è stato registrato in presa diretta con l’utilizzo di strumentazioni vintage (chitarre, amplificatori ed una batteria Ludwig del 1966) ed include dieci brani rock ispirati ad artisti come Beatles e Tom Petty, piuttosto che al punk-pop come nel precedente capitolo.
Plain White T'S - BIG BAD WORLD - la recensione
Recensione del 31 ott 2008
Dopo il grandissimo successo del singolo “Hey there Delilah” (canzone dedicata dal cantante Tom Higgerson all’atleta Delilah DiCrescenzo), i Plain White T’s si presentano con un nuovo lavoro.
“Abbiamo provato ad essere veramente ambiziosi e non prestare troppa attenzione alle aspettative della gente” ha dichiarato il frontman per presentare “Big bad world”: l’album è stato registrato in presa diretta con l’utilizzo di strumentazioni vintage (chitarre, amplificatori ed una batteria Ludwig del 1966) ed include dieci brani rock ispirati ad artisti come Beatles e Tom Petty, piuttosto che al punk-pop come nel precedente capitolo.
“Abbiamo provato ad essere veramente ambiziosi e non prestare troppa attenzione alle aspettative della gente” ha dichiarato il frontman per presentare “Big bad world”: l’album è stato registrato in presa diretta con l’utilizzo di strumentazioni vintage (chitarre, amplificatori ed una batteria Ludwig del 1966) ed include dieci brani rock ispirati ad artisti come Beatles e Tom Petty, piuttosto che al punk-pop come nel precedente capitolo.
Tracklist
01. Big bad world
02. Natural disaster
03. Serious mistake
04. Rainy day
05. 1234
06. That girl
07. Sunlight
08. I really want you
09. Meet me in California
10. Someday