Jay-Z - AMERICAN GANGSTER - la recensione

“American gangster” è il titolo del nuovo album di Mr. Shawn Carter, alias Jay-Z. “American gangster” è anche il titolo della nuova pellicola di Ridley Scott che uscirà a gennaio nelle sale cinematografiche italiane. Cos’hanno in comune le due opere? Si ispirano alla stessa storia raccontandola sotto diversi aspetti e con diversi mezzi: la musica il primo, le immagini il secondo. La storia (vera) è quella di Frank Lucas, il più grande trafficante di droga di Harlem negli anni Settanta. Soprannominato Superfly, l’uomo (interpretato nel film da Denzel Washington) organizzò la propria attività con un giro di eroina che arrivava direttamente dall'Asia, occultando la sostanza nelle bare dei militari di ritorno dal Vietnam. A cercare di mettere fine a tutto ciò il detective Richie Roberts (Russel Crowe), che riuscì a fornire anche i nomi dei poliziotti corrotti e coinvolti nel traffico di droga.
Jay-Z, alternando ritmi downtempo e veloci episodi hip-hop, racconta la dura realtà odierna del commercio di droga negli Stati Uniti, mettendo a confronto chi, come lui, onestamente riesce a farcela e le false attrattive che la vita di un gangster può offrire.