Dresden Dolls - YES, VIRGINIA - la recensione
Recensione del 05 apr 2006
E’ trascorso solo un anno da quando una curiosa canzone di nome “Coin – Operated boy” conquistò gli airplay radiofonici di tutto il mondo. Gli autori di quest’opera, divisa tra cabaret tedesco dell’epoca della Weimar Republic (con riferimenti a Brecht, Kurt Weill e Marlene Dietrich) e post-punk, si chiamano Dresden Dolls, un duo americano (di Boston, per la precisione) composto dal piano e dalla voce di Amanda Palmer e dalla batteria di Brian Viglione. Il loro primo eponimo album ha raccolto numerosi consensi, così le “bambole di Dresda” hanno deciso di tornare con “Yes, Virginia”, un disco che segue le orme dell’esordio, tredici brani scritti dalla stessa Palmer.
Tracklist
01. Sex changes
02. Backstabber
03. Modern moonlight
04. My alcoholic friends
05. Delilah
06. Dirty business
07. First orgasm
08. Mrs. O
09. Shores of California
10. Necessary evil
11. Mandy goes to med school
12. Me & the minibar
13. Sing