Sondre Lerche - DUPER SESSIONS - la recensione

Recensione del 16 mar 2006

Quando nel 2002 pubblicò il suo disco d’esordio, Sondre Lerche aveva solamente 19 anni. “Faces down” con la sua formula pop-rock conquistò disparati consensi in tutto il mondo e così, due anni dopo, l’artista norvegese diede alle stampe “Two way monologue”, un lavoro che ampliava il discorso musicale intrapreso con il primo capitolo. Oggi però Sondre ha deciso di cambiare completamente rotta e, accompagnato dal The Faces Down Quartet, pubblica “Duper sessions”, tredici brani sospesi tra swing e jazz, che ricordano grandi del genere come Cole Porter e Chet Baker.

Nel disco sono presenti tre cover: “The more I see you”, un classico degli anni Quaranta già portato al successo da Nat King Cole, “Nightingales” dei Prefab Sprout e “Night and day” di Cole Porter.

Tracklist

01. Everyone rooting for you
02. Minor detail
03. Across the land
04. The curse of being in love
05. Dead end mystery
06. Night and day
07. Once in a while
08. The more I see you
09. (You knocked me) off my feet
10. (I wanna) call it love
11. Nightingales
12. I’m not from here
13. You sure look swell

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