Se a questo si aggiunge che cavalier serventi della diva, in questa cerimonia, sono il numero uno del rock tricolore, Vasco Rossi, e un autore tra i più apprezzati e meno conclamati della musica italiana, Gaetano Curreri, produttori di lusso, allora il pezzo di plastica decisamente pare un po’ più pesante del normale.
Ma qualunque sia questo immaginario peso, le prime note dell’album, ed esattamente il momento in cui il primo brano "Una donna da sognare" decolla (con un "Eeee..." degno del Blasco d’antan), sono in grado di sollevarlo. Sembrerebbero poter sollevare il mondo intero, con quella capacità che solo la musica possiede - e ci dispiace per le altre arti. Va detto che la luce che promana da tale perla fa sì che il resto, al confronto, rischi di risultare un po’ opaco. Ma non v’è dubbio che la coppia Rossi-Curreri da una parte e il duo di autrici Tuccitto-Baldassarre dall’altra abbiano costruito un omaggio alla diva lavorando con amore, confezionando l’abito come non era riuscito all’esercito di cantautori sfoggiato nel precedente "Notti, guai e libertà". C’è qualche esagerazione, come quando si porge alla eterea "Bambola" un abito da "Warm leatherette" alla Grace Jones ("Seduttori sedati", ovvero il postfemminismo secondo Vasco e Stefano Bonaga - lui sì ne sa qualcosa). Ma nel complesso, tra episodi di sublime canzonettistica italiana come "Una mattina d’estate", rock convincenti come "Count down", o brani in cui la ricerca dell’effetto rischia di sconfinare nella goffaggine ("Sparami al cuore"), il tondo di plastica assurge legittimamente alla carica di definitivo album "pattipravesco", monumento a una carriera e a un personaggio cui il titolo "Una donna da sognare" si attaglia come a nessuna.
Tracklist:
"Una donna da sognare"
"Se chiudi gli occhi"
"Sparami al cuore"
"Una mattina d’estate"
"Seduttori sedati"
"Parliamone"
"Buongiorno a te"
"Innamorata d’amore"
"Count down"
"Tienimi"