I dischi fondamentali del rock: "Liquid Skin" dei Gomez

Un album al giorno attraverso le recensioni del libro "Rock: 1000 dischi fondamentali. Più 100 dischi di culto”, curato da Eddy Cilia e Federico (con Carlo Bordone e Giancarlo Turra) per Giunti. Ecco la nostra scelta odierna dalla sezione “Consigliati”

Recensione del 18 ago 2020

Voto 10/10

Emersi in un periodo storico-musicale molto particolare, e cioè la cuspide tra i ’90 e il decennio successivo, i Gomez hanno rappresentato almeno agli esordi una felice anomalia nel panorama britannico del tempo. Impermeabili alle nostalgie Sixties del Britpop così come alle fregole neo-progressive dei Radiohead, con il loro blues sporcato di psichedelia e leggeri influssi elettronici hanno aggiornato un eterno paradigma rock: quello dei giovani inglesi affascinati dall’America, impegnati a rileggerne i suoni alla luce della loro sensibilità (e a tratti anche della loro ingenuità).

LIQUID SKIN confermò le ottime impressioni suscitate dall’esordio dell’anno precedente, BRING IT ON, e rappresenta tuttora l’apice di una discografia proseguita poi con lavori di buon livello ma senza grandi sorprese.

Il testo qui sopra riprodotto è tratto, per gentile concessione dell'editore e degli autori, dal volume "Rock: 1000 dischi fondamentali. Più 100 dischi di culto” , curato da Eddy Cilia e Federico Guglielmi (con Carlo Bordone e Giancarlo Turra) , edito da Giunti nel 2019.  Il libro è acquistabile qui.

Tracklist

01. Hangover (03:27)
02. Revolutionary Kind (04:32)
03. Bring It On (04:10)
04. Blue Moon Rising (04:48)
05. Las Vegas Dealer (03:55)
06. We Haven’t Turned Around (06:29)
07. Fill My Cup (04:39)
08. Rhythm & Blues Alibi (05:03)
09. Rosalita (04:05)
10. California (07:24)
11. Devil Will Ride (06:56)

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