I dischi fondamentali del rock: "The fat of the land" dei Prodigy

Un album al giorno attraverso le recensioni del libro "Rock: 1000 dischi fondamentali. Più 100 dischi di culto”, curato da Eddy Cilia e Federico (con Carlo Bordone e Giancarlo Turra) per Giunti. Ecco la nostra scelta odierna dalla sezione “Consigliati”

Recensione del 07 ago 2020

Voto 10/10

Pionieri della sottocultura rave, i Prodigy di Liam Howlett (tastiere, programmazioni), Keith Flint (voce) – scomparso nel marzo 2019 – e Maxim (voce) hanno offerto il meglio di sé nel periodo del secondo album MUSIC FOR THE GILTED GENERATION (1994) e di questo terzo capitolo, un blockbuster venduto in dieci milioni di copie salito fino in cima alle classifiche UK e USA.

Musica ovviamente da ballo, la techno del gruppo inglese, ma suonata con un piglio punk che le consentì di far breccia anche nei cuori (e soprattutto nelle pance) di molti rocker: ok, benché qualche chitarra ci sia a regnare sovrana è l’elettronica, ma come resistere alla devastante, trascinante energia di singoli come "Firestarter", "Breathe" e il controverso "Smack My Bitch Up", che hanno segnato un’epoca e reso il big beat un fenomeno mainstream persino al di là dell’Atlantico?

Il testo qui sopra riprodotto è tratto, per gentile concessione dell'editore e degli autori, dal volume "Rock: 1000 dischi fondamentali. Più 100 dischi di culto” , curato da Eddy Cilia e Federico Guglielmi (con Carlo Bordone e Giancarlo Turra) , edito da Giunti nel 2019.  Il libro è acquistabile qui.

Tracklist

01. Smack My Bitch Up (05:42)
02. Breathe (05:34)
03. Diesel Power (04:17)
04. Funky Shit (05:16)
05. Serial Thrilla (05:11)
06. Mindfields (05:39)
07. Narayan (09:05)
08. Firestarter (04:39)
09. Climbatize (06:38)
10. Fuel My Fire (04:18)

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