Ghali riparte dal suo DNA

Nel suo secondo album in studio, l'artista italo-tunisino mescola suoni orientali, trap, pop, elettronica, atmosfere da clubbing e richiami ai musical. L'ascolto del vinile dalla redazione di "Vinyl".

Recensione del 22 apr 2020

Voto 6/10

di redazione Vinyl

Il secondo album di Ghali è un melting pot di suoni e racconti, frutto di viaggi in ogni parte del mondo. Il divorzio da Charlie Charles, che aveva regalato una precisa impronta al sound del primo progetto, e la decisione di aprirsi a collaborazioni e feat (due italiani e due internazionali), ha donato nuova linfa vitale alla musica dell’italo-tunisino.

Dentro ci sono suoni orientali, trap, pop, elettronica da cassa dritta, atmosfere da clubbing e perfino richiami ai musical, mentre sul fronte testuale, oltre all’amore, ai ricordi di gioventù e a spaccati sulla contemporaneità, è ricorrente il tema del successo, vissuto con ansia e conflittualità.

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