Burzum: si nasce incendiari, si muore pompieri
L'ultimo album di Varg Vikernes giunge inaspettato, ma è poco convincente e non particolarmente emozionante. L'ascolto del vinile dalla redazione di "Vinyl".
Recensione del
23 mar 2020
Voto 4/10
di redazione Vinyl
Varg Vikernes, in arte Burzum, aveva comunicato la sua decisione di ritirarsi dal mondo della musica già qualche anno fa. Nessuno aveva obiettato o si era opposto, visto che la sensazione è che abbia già dato (nel bene o nel male) tutto ciò di cui era capace – e da tempo – sia in ambito black metal che dark ambient.
Questo nuovo album giunge quindi inaspettato, ma purtroppo non esattamente gradito. Siamo infatti di fronte a una manciata molto disorganica e disordinata di pezzi ambient/elettronici concepiti come colonna sonora di un RPG – ossia un videogioco di ruolo ideato da Vikernes stesso.
È chiaro che si tratta di materiale riunito senza che ci sia un filo conduttore a tenerlo insieme e le composizioni risultano, nel giro di un breve ascolto, semplicemente noiose.
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Tracklist
01. The Sacred Well (02:56)
02. The Loss of a Hero (00:55)
03. ForeBears (04:04)
04. A Thulêan Perspective (04:02)
05. Gathering of Herbs (01:15)
06. Heill auk Sæll (03:38)
07. Jötunnheimr (01:39)
08. Spell-Lake Forest (01:07)
09. The Ettin Stone Heart (01:16)
10. The Great Sleep (01:29)
11. The Land of Thulê (02:14)
12. The Lord of the Dwarves (05:15)
13. A Forgotten Realm (07:25)
14. Heill Óðinn, Sire (01:19)
15. The Ruins of Dwarfmount (01:31)
16. The Road to Hel (07:44)
17. Thulêan Sorceryl (02:12)
18. Descent into Niflheimr (01:42)
19. Skin Traveller (04:37)
20. The Dream Land (08:44)
21. Thulêan Mysteries (04:24)
22. The Password (15:14)
23. The Loss of Thulê (05:04)