Cinque anni: tanti ne sono passati dall'uscita dell'ultimo album di Charli XCX, "Sucker". Lì dentro c'era "Boom clap", la hit che nel 2014 catapultò la cantante britannica in cima alle classifiche - anche grazie alla spinta del film "Colpa delle stelle", della cui colonna sonora la canzone era il pezzo principale - facendole conquistare non pochi Dischi d'oro e di platino. In tutti questi anni Charli XCX non è rimasta in un angoletto a girarsi i pollici: ha collaborato con Giorgio Moroder (prestando la sua voce in un brano dell'album del produttore, "Déjà vu"), è stata presente nella colonna sonora di "Angry birds - Il film" con una sua canzone, ha pubblicato un Ep e un mixtape, ha aperto i concerti di Taylor Swift e ha duettato con Troye Sivan e Lizzo. Ora, la cantante torna con un nuovo disco: si intitola semplicemente "Charli" ed è per certi versi un riassunto di questi cinque anni.
Il disco ha avuto una gestazione lunga e travagliata. Già nel 2017 Charli XCX era pronta a pubblicarlo, ma un hacker riuscì ad accedere al suo pc e pubblicò in rete i demo dei pezzi, che cominciarono a circolare tra i fan. La decisione della cantante fu categorica: accantonare l'intero progetto. Così è ripartita daccapo, lavorando insieme a diversi produttori: un team guidato dalla stessa Charli XCX insieme al suo braccio destro A.G. Cook di cui hanno fatto parte anche Lotus IV (attivo per lo più in ambito hip hop e dance), Oscar Holter (Christina Aguilera, Adam Lambert, Pink, Justin Timberlake, Katy Perry e Taylor Swift), Dylan Brady (membro del duo di musica elettronica sperimentale 100 Gecs, composto insieme a Laura Les) e Star Gate (il duo norvegese dietro molte delle hit pop degli ultimi anni).
Per "Charli" la cantante ha voluto al suo fianco tanti amici e l'album è pieno zeppo di collaborazioni: ci sono Christine and the Queens (in "Gone"), Sky Ferreira ("Cross you out"), Troye Sivan ("1999" e "2099"), Kim Petras e Tommy Cash ("Click"), le Haim ("Warm"), Lizzo ("Blame it on your love"), Big Freedia, Cupcakke, Brooke Candy e Pabllo Bittar ("Shake it"), Clairo e Yaeji ("February 2017"). Tutti artisti in qualche modo legati al mondo di Charli XCX e al suo universo sonoro di riferimento, che continua ad essere un mix tra avant-pop e elettropop.
Nel suo genere, il disco funziona - nonostante la lunghezza: più di 50 minuti - e sicuramente piacerà a chi segue la nuova scena pop internazionale e i suoi principali protagonisti. Certo, Charli XCX non avrà la stessa statura di una Taylor Swift o di una Dua Lipa, ma con queste canzoni conferma di essere una hitmaker valida.