Hives - VENI VIDI VICIOUS - la recensione

Recensione del 05 apr 2000

L’album precedente, “Barely legal”, aveva rivelato gli Hives come l’ala più garagista e casinara del drappello di punk svedesi raccolti intorno al marchio Burning Heart. Adesso, hanno imparato a controllare meglio le loro capacità, e a dare una forma più convincente ai loro riff. Meno foga e più lucidità, dunque, ma ciò non vuol dire che gli Hives siano diventati maturi e seriosi Per molti versi, sono sempre gli impagabili fracassoni di qualche anno, solo che ora non si avventano sulle canzoni con l’acceleratore costantemente al massimo, e probabilmente si sono fatti un bel ripasso su dischi di rock e soul classico. Ecco quindi “Find another girl”, a firma Jerry Butler/Curtis Mayfield - nientemeno -, l’aria di Kinks che tira nel riff di “Main offender” e l’iniziale “The Hives - declare guerre nucleaire”, che suona come un pezzo di “Nuggets” sciacquato nell’arsenico del punk ‘77. Anche quando va in picchiata, in “The Hives - introduce the metric system in time”, la band tiene in mano saldamente il controllo della situazione. Solo Howlin’ Pelle Almqvist dà ogni tanto l’impressione di urlare le canzoni in modo più esagitato del necessario, e gli sporadici interventi di tastiere sembrano più che altro pernacchiette messe lì a mo’ di sberleffo (in “Find another girl”), ma si tratta di peccatucci facilmente perdonabili, perché “Veni vidi vicious” è un album che gronda di energia e divertimento, come purtroppo non capita molto spesso di sentire ultimamente in una scena punk fin troppo concentrata a replicare lo stile di quei quattro o cinque gruppi che sono riusciti ad affermarsi su larga scala. Peccato che gran parte del pubblico sembra del tutto soddisfatto di questo andazzo,e quindi sembra difficile che gli Hives possano conquistarsi grandi consensi. Ma, in fondo, meglio una piccola band che diverte che dei dinosauri boriosi da classifica.


Tracklist
“The Hives - declare guerre nucleaire”
“Die, all right!”
“A get together to tear it apart”
“Main offender”
“Outsmarted”
“Hate to say I told you so”
“The Hives - Introduce the metric system in time”
“Find another girl”
“Statecontrol”
“Inspection wise 1999”
“Knock knock”
“Supply and demand”

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996