“68 (Til the end)”, Ernia si diverte

Sette canzoni per chiudere il progetto “68” che, proprio come l’autobus omonimo, ha trasportato Ernia dalla periferia del rap verso il centro.

Recensione del 10 apr 2019 a cura di Redazione

Voto 6/10

Ernia si diverte un mondo fuori dalla comfort zone. Il suo “68 (Til the end)” è qualcosa di più del repackaging di “68”, il disco uscito sei mesi fa che prendeva il nome dal numero del bus che portava il rapper milanese dal quartiere QT8 in zona Tortona. Sono sette tracce inedite che mostrano vari lati della personalità di Matteo Professione, ma soprattutto tanta voglia di divertirsi. Non c’è niente da capire, nessun significato recondito. Come ha scritto lui su Twitter, “faccio rap mica sono Leonardo Da Vinci, la maggior parte delle robe suonano bene e allora le metto dentro per quello”. Ecco, “68 (Til the end)” è una raccolta di robe che suonano bene.

“Lewandowski VI” apre il disco aggiungendo un altro pezzo alla saga di freestyle di Ernia, ma la traccia che salta subito all’occhio è la numero 6. Con Ernia c’è Chadia Rodriguez, scelta perché molto lontana dal mondo del rapper. Gioca a fare la Cardi B italiana e con voce metallica ci informa che “questi maschi vogliono una santa ed una puttana, per questo bevono da me come da una fontana”, che “sono un assassino dentro il corpo di una stripper” e che “questi rapper sono più pussy delle mie amiche”. Come se non bastasse il pezzo s’intitola “Mr Bamboo”. Chissà come verrà presa in “un Paese con la stessa apertura mentale di un villaggio di capanne in fango” (altra citazione dall’account Twitter di Ernia).

Chadia Rodriguez non è l’unica ospite del disco. In “Certi giorni” c’è Nitro che rappa a muso duro che “le cicatrici inflitte fanno parte del mio business”, mentre in “Il mondo chico” Lazza ci informa che sei quello che ascolti, “infatti tu sei fan di Ultimo, io fan di Primo”, ovvero primo Brown. “Phi” ha certi sentori di rap anni Duemila e racconta in un decalogo come si fa a conquistare un gran “pezzo di phi”. Il lato più serio di “68” torna nella citata “Certi giorni”, nella drammatica “Ti ho perso” e nel finale “Un sasso nella scarpa”.

“Un nuovo disco comporterebbe un innalzamento di livello musicale. Non avevo voglia di farlo in questo momento, ho fatto qualcosa unicamente per divertirmi”, ha detto Ernia a Rockol. “68 (Til the end)” è questo: un divertimento che può essere ascoltato come EP a sé stante oppure come parte integrante del progetto “68” (nella versione in CD i due dischi sono abbinati). È anche il capolinea della prima parte della carriera del rapper, la chiusura del progetto “68” che, proprio come l’autobus omonimo, ha trasportato Ernia dalla periferia del rap verso il centro, verso il mainstream. Per ora si diverte. Dal prossimo giro dovrà fare sul serio.

Tracklist

#1
01. Lewandowski VI (02:02)
02. Certi Giorni (feat. Nitro) (03:14)
03. Phi (02:54)
04. Il Mondo Chico (feat. Lazza) (02:33)
05. Ti Ho Perso (03:18)
06. Mr Bamboo (feat. Chadia Rodriguez) (02:34)
07. Un Sasso Nella Scarpa (03:10)

#2
01. King QT (02:48)
02. 68 (03:37)
03. Simba (03:19)
04. Domani (03:39)
05. No Pussy (02:42)
06. Tosse (La Fine) (03:46)
07. Bro (feat. Tedua) (03:11)
08. Paranoia Mia (02:31)
09. Sigarette (L'inizio) (04:11)
10. QQQ (03:06)
11. Un Pazzo (02:36)
12. La Paura (03:09)

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996