Nicki Minaj strikes back

La Cleopatra dell'hip-hop non si smentisce...

Recensione del 16 ago 2018 a cura di Daria Croce

Voto 7/10

Il nuovo disco di Nicki Minaj è perfetto in questo giorno appiccicoso di caucciù. Ascoltarlo e riascoltarlo, questa è la regola. Soprattutto, ascoltarlo scrivendone la recensione, tentando di trasmettere attraverso le parole lo stesso flow, di cui la Minaj è regina.

“Queen”, appunto, come il titolo dell’album e come la copertina che la ritrae come una Cleopatra del nuovo millennio. L’immagine è firmata da Mert Alas e Marcus Piggott, gli stessi che hanno diretto il video di “Ganja Burns”, brano che apre questo quarto disco in studio.

Tanti sono i riconoscimenti ricevuti da Nicki nel corso della sua carriera, tra cui spicca il premio ai BET Awards che l’ha consacrata "Best Female Hip-Hop Artist" per sette anni consecutivi. Già questo basterebbe a chiudere ogni rivalità con Cardi B, giovane rapper americana fiorita nel mondo dello striptease, ma a nostro modesto parere la Minaj si toglie ancora qualche sassolino dalla scarpa con “Hard White” (“I ain't ever have to strip to get the pole position”).

Perché Nicki è così, diretta, irriverente, e a noi piace proprio per quello. Peccato non poterne comprendere immediatamente i testi, perché lo spasso è assicurato.
A partire da “Barbie Dreams” in cui, tra i rapper con cui è stata a letto e quelli che avrebbero voluto portarcela, la Minaj non risparmia nessuno. Sfodera la spada da regina guerriera e tira in ballo pure Drake (“Drake worth a 100 million, always buying me shit / But I don’t know if the pussy wet or if he crying and shit”), ironizzando su quella sua aria un po’ triste.

Se “Bed”, con Ariana Grande, è già un successo di ascolti su Spotify e di visualizzazioni su YouTube (complici le riprese in riva al mare e a bordo piscina, che ne esaltano le virtù), a colpire davvero è “Majesty”, seconda collaborazione con Eminem, a distanza di otto anni da “Roman’s Revenge”, con la partecipazione, inoltre, del rapper britannico Labrinth. Nicki non si ferma qui e firma anche, insieme a Lil Wayne, “Rich Sex”, assicurandosi così due icone del rap in un unico disco.

“Queen” è un bel mix di hip-hop e R&B con qualche sonorità caraibica spruzzata qua e là come un profumo sensuale, 19 brani che aumentano anche la temperatura del termometro sul terrazzo. Certo, con un numero così elevato di canzoni il risultato non può essere perfetto e non tutte sono particolarmente riuscite. Ma quando Nicki colpisce, lo fa davvero da indiscussa regina dell’hip-hop.

Tracklist

01. Ganja Burns (04:54)
02. Majesty (feat. Eminem & Labrinth) (04:55)
03. Barbie Dreams (04:39)
04. Rich Sex (feat. Lil Wayne) (03:12)
05. Hard White (03:13)
06. Bed (feat. Ariana Grande) (03:09)
07. Thought I Knew You (feat. The Weeknd) (03:18)
08. Run & Hide (02:34)
09. Chun Swae (feat. Swae Lee) (06:10)
10. Chun-Li (03:11)
11. LLC (03:41)
12. Good Form (03:19)
13. Nip Tuck (03:27)
14. 2 Lit 2 Late Interlude (00:55)
15. Come See About Me (04:06)
16. Sir (feat. Future) (03:44)
17. Miami (03:10)
18. Coco Chanel (feat. Foxy Brown) (03:44)
19. Inspirations Outro (00:58)
20. FEFE (02:59)

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996