Se Achille Lauro e Boss Doms lo scorso anno non avessero partecipato a "Pechino Express", probabilmente ora non staremmo qui a scrivere del loro nuovo album. Parliamoci chiaro: "Pour l'amour" non è il primo disco del rapper romano (e del suo produttore). Arriva dopo tre album ("Achille Idol immortale" del 2014, "Dio c'è" del 2015 e "Ragazzi madre" del 2016), un paio di mixtape e un EP. Ma nessuno, prima d'ora, sembrava volersi accorgere di Achille Lauro. Bisogna pur dire, comunque, che con questo nuovo album il rapper romano e Boss Doms fanno un sensibile passo in avanti, rispetto al passato: hanno forse capito che è arrivato il momento di fare le cose sul serio e vogliono dimostrare di avere qualcosa da dire.
In "Burro e marmellata" la droga, il disagio, gli approfittatori e i finti amici vengono metaforicamente sostituiti da frutta, verdura e zucchero. In "Bvlgari" c'è l'illusione del mondo sfarzoso e lussuoso, mentre "Amore mi" sembra raccontare di una giungla urbana dove gli uomini si travestono da animali. In "Angelo blu" accanto a Achille Lauro e Boss Doms c'è nientemeno che Cosmo: per descrivere questa traccia Achille Lauro usa l'espressione "SambaTrap", che effettivamente è particolarmente azzeccata.
Con "Pour l'amour" Achille Lauro e Boss Doms provano a ritagliarsi un posto di rilievo nella scena trap italiana: e ci riescono, superando in realtà tutti i luoghi comuni del genere. Questo disco potrebbe piacere tanto ai quattordicenni quanto ai ragazzi un po' più grandi. Se non a livello di testi, almeno a livello di produzioni: il genere può piacere o non piacere, ma bisogna riconoscere che questa roba è fatta davvero bene.