"This is not love you had before/This is something else/This is something else/This is not the same as other days/
This is something else", canta Gary Lightbody in "Life on earth".
La vita degli Snow Patrol è cambiata più volte, e di certo quello che c'è oggi è qualcosa di diverso, come sembra ammettere con lucidità il cantante. Prima la lunga gavetta, poi il successo planetario con "Eyes open" (10 milioni di copie, grazie al traino di "Chasing cars"). Il successo che non torna con i dischi successivi. La band che dopo "Fallen empires" del 2011 si ferma. E torna dopo 8 anni, con questo "Wildness".
"Life on earth" è una di quelle canzoni che da sole valgono un disco: un bel testo, una bella melodia, un crescendo notevole.
Purtroppo, non tutto è di questo livello, in "Wildness". Ma la sorpresa è comunque doppia: non solo sono tornati, ma hanno fatto pure un bel disco. "Empress" il loro sound: chitarre, arrangiamenti alla U2 (con cui andarono in tour più volte). Il singolo "Don't give" è più minimale - almeno inizialmente. Poi mette, come sempre nella band - una spruzzata di elettronica e un tono un po' malinconico (che fu la chiave del successo di "Chasing cars", e che si sente bene nelle ballate come "What If This Is All The Love You Ever Get?". "Soon" è un altro crescendo (ed è notevole la versione acustica dell'edizione acustica, che fa venire alla mente Rufus Wainwright).
Non è un album sconvolgente, non ha singoli destinati a ripetere "Chasing cars", ma dimostra che gli Snow Patrol non sono state una one-hit wonder. Certo, "This is something else", ma non è per niente male.