Effe Punto: leggi qui la recensione di "Coccodrilli"

...un’antologia di morti, presunte e apparenti, non verificate, assegnate in modo arbitrario, immaginate per puro compiacimento.

Recensione del 15 feb 2018 a cura di Marco Jeannin

Voto 7/10

Effepunto è il nome d’arte di Filippo Cecconi, musicista con alle spalle una militanza nei Ministri dal 2009 al 2013, al fianco di Dente per il suo tour teatrale nel 2014 e fondatore dei Calamari, gruppo di cabaret situazionista. Messa in archivio una gavetta piuttosto consistente, Effepunto fa il suo esordio ufficiale in grande stile, mettendo sul piatto niente meno che un concept album suddiviso in 16 pezzi, sedici episodi incentrati sul racconto di quello spazio che potrebbe intercorrere tra la scrittura di un “coccodrillo” - nel gergo giornalistico un necrologio scritto in anticipo, in attesa della notizia della morte di una persona nota - e l’effettiva notizia dell’avvenuto decesso. Una zona senza nome, in cui il soggetto del coccodrillo risulta ancora vivo per la quasi totalità delle persone.

… questo disco è un’antologia di morti, presunte e apparenti, non verificate, assegnate in modo arbitrario, immaginate per puro compiacimento. Sono ritratti, exempla, cronache, monologhi, favole, resoconti sul fallimento e il piacere che procura, sulla consolazione e la tranquillità che ne deriva. È un vademecum su come vivere la propria morte con un “anticipo tremendo” in un’ottica grottesca e rovesciata dove assistiamo con gusto al diorama della nostra morte piena di vita, una wunderkammer di rinunce, di aspettative e di possibilità inespresse, una collezione di preziosi “non è colpa mia”, l’archivio dei “momenti giusti”.

Un limbo, uno spazio senza dubbio interessante da indagare, che Cecconi racconta attraverso un cantautorato che, dal lato sonoro, tende ad mixare una base acustica con una serie di insert più esplicitamente sintetici ed elettronici. Un cantatorato aggiornato ai tempi che corrono insomma, ma inevitabilmente figlio della grande trazione di casa nostra, indipendente e non; ecco quindi che in “Coccodrilli” si respira tanto De Gregori così come di Dente e dei fratelli Giuradei.

Suonato da Federico Dragogna (Ministri) e Andrea Sologni (Gazebo Penguins), Gianluca Gambini e Jacopo Tarantino, “Coccodrilli” è diviso per sezioni, delimitate da intervalli che fanno da collante e separano i vari capitoli. Come sempre, in presenza di un concept album non conviene mai soffermarsi sull’ascolto di un singolo pezzo piuttosto di un altro, per non perdere il senso generale dell’opera; “Coccodrilli” in questo senso non fa eccezione e va affrontato seguendo le istruzioni base. Quello che però si può dire è che il disco scorre molto piacevole da cima a fondo, che il racconto ha sempre un ritmo sostenuto e le idee non mancano. A conti fatti parliamo del buon disco d’esordio di un artista tutt’altro che esordiente ma alle prese con un’opera (giustamente) ambiziosa che lo definisce finalmente con precisione.

Tracklist

01. Oggi (Un inizio) (03:19)
02. Brave persone (03:39)
03. Lambrate (03:50)
04. Gli ultimi amanti (04:45)
05. Intervallo: Capitano (03:08)
06. Il povero diavolo (04:31)
07. Carlo (03:15)
08. Intervallo: L'amor che ci tiene (01:02)
09. L'anno del leone (04:11)
10. Il fuoco e la luna (03:47)
11. Intervallo: Pirati (Superstrada) (02:14)
12. I corridoi del tempo (04:59)
13. Gli audaci (03:57)
14. Intervallo: Il cuore è un missile (03:28)
15. La casa del padre (Una fine) (04:32)
16. Coccodrillo (02:31)

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