Bee Bee Sea: leggi qui la recensione di "Sonic Boomerang"

L'album del trio mantovano arriva a due anni dal disco d’esordio e ci consegna una band maturata e quadrata, capace di alternare ritornelli catchy e solari a ritmiche serrate ed ossessive.

Recensione del 29 dic 2017 a cura di Marco Jeannin

Voto 9/10

I Bee Bee Sea stanno diventando una sicurezza. Superato alla grande l’effetto wow e metabolizzato il fattore sorpresa degli esordi, il trio di Castel Goffredo torna a due anni di distanza dall’omonimo "Bee Bee Sea", e a uno dall’ottimo EP “3 Songs and Jaques Dutronc”, lavoro questo che ha permesso alla band di sbarcare in TV, non per via dei talent, ringraziando il cielo, ma grazie ad una corposa serie di spot (Fiat e compagnia bella) che hanno ben pensato di usufruire dei riff dei nostri tre eroi.

A ben pensarci, finire in TV per merito fa un po’ nostalgia, per degli spot poi fa tanto vecchia scuola. Anche se non sembra possibile, certe cose vanno ancora così, e questo mi riporta al principio: Wilson Wilson (voce e chitarra), Giacomo Parisio (basso e voce) e Andrea Onofrio (batteria e voce) stanno diventando una sicurezza. “Sonic Boomerang” arriva ad un paio di anni dall’esordio. Otto i pezzi in scaletta, registrati e mixati al T.U.P. Studio da Brown Barcella e Alessio Lonati che li hanno anche prodotti, masterizzati da Noel Summerville al 3345 Mastering. Otto pezzi in cui il garage punk si mischia al pop più psichedelico e variegato: riff e melodia chiamano in causa i Black Lips, reference principale confermatissima quando si parla di Bee Bee Sea, tanto quanto i Velvet Underground; un sound sempre più solido che la band sa maneggiare ormai perfettamente. Anticipato dai due singoli “D.I. Why Why Why” e la titletrack  “Sonic Boomerang”, è un disco che nel genere rasenta la perfezione. Un album che viaggia su ritmi sempre sostenuti, immediatamente ascoltabile e farcito di idee in termini di melodia e arrangiamento, in questo senso… poche cose ma tutte al posto giusto.

Compattato il sound, i ragazzi si sono quindi dedicati al concepimento di pezzi in gradi di reggersi tranquillamente in piedi da soli, lavorando di fino in sede di scrittura e produzione (ottimo il lavoro di Barcella e Lonati); stiamo parlando di otto potenziali singoli in cui l’amore per gli Stati Uniti (dove peraltro i Bee Bee Sea stanno ottenendo buonissimi riscontri, e basta dare un’occhiata alla provenienza dell’etichetta con cui sono usciti per averne conferma) e per il garage più solare e spigliato trovano piena soddisfazione. Pezzi non brevissimi, almeno non come ci si potrebbe erroneamente aspettare (“This dog is the king of losers” arriva a toccare i cinque minuti e mezzo), ma tutt’altro che pesanti. Con chicche come “Psycho babe” e soprattutto la bellissima “No fellas”, il mio pezzo preferito del disco a guidare la carica, “Sonic Boomerang” conferma i Bee Bee Sea come una delle realtà di genere più belle che abbiamo attualmente tra le mani, al di la dei trend del momento. Una band vecchia scuola. Una sicurezza. Chapeau.

Tracklist

01. Sonic Boomerang (04:55)
02. D.I. Why Why Why (03:34)
03. I Shouted (03:35)
04. This Dog Is The King Of Losers (05:31)
05. Chum On The Drum (03:24)
06. Psycho Babe (04:42)
07. No Fellas (03:55)
08. I Shouted II (03:25)

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