Ma quante cose fa Hans Zimmer? Nell'ultimo anno non si è praticamente mai fermato: ha composto per "Planet Earth II", il nuovo documentario della BBC (collaborando con i Radiohead ad una nuova versione di "Bloom"), ha composto per la serie di Netflix "The crown" (che racconta la storia della regina Elisabetta II) e ha composto pure tutta la colonna sonora di "Dunkirk" di Christopher Nolan. È stato praticamente una macchina: e a proposito di macchine (di robot, in particolar modo), ha scritto anche le musiche di "Blade Runner 2049", l'atteso sequel del film capolavoro di Ridley Scott uscito nel 1982.
Zimmer e Wallfisch volevano ricreare un legame musicale con la colonna sonora del "Blade Runner" originale, che era stata composta da Vangelis. E ci sono riusciti, pur mantenendo la loro unicità: hanno dato grande rilevanza ai sintetizzatori e alle tastiere (la vera star della soundtrack è la Yamaha CS80), ma non hanno trascorato le più moderne tecnologie. Riuscendo così a creare una gamma molto ampia di suoni che ben si adatta alla visione del regista Denis Villeneuve.
"Prima di tutto ho realizzato che Denis è un regista con una sua visione e una sua voce", ha raccontato Zimmer. "Vorrei ricordare che io ho girato molti film con Ridley Scott ed era molto difficile seguirlo, si trattava di un vero e proprio lavoro che facevo in autonomia. Se ci penso bene, Ben aveva solo 4 anni quando io sperimentavo tutto questo! Comunque io e Ben guardavamo le scene, stoppavamo e decidevamo i suoni. Abbiamo deciso che la colonna sonora non avrebbe avuto un’impostazione orchestrale. Era la storia stessa a parlarci e a comunicarci come creare il tutto".
"Tutti sappiamo che cosa abbia rappresentato quel capolavoro di 'Blade Runner' con la sua colonna sonora", ha spiegato invece Wallfisch, "quindi la prima domanda che ci siamo posti è stata 'come possiamo reinventare la colonna sonora riuscendo a dare un tocco di freschezza e di contemporaneità, pur rimanendo nello stesso mondo?'. La nostra mission fin dall’inizio è stata di trovare l’anima del film. Mi sono accorto che questo era lo sforzo che ci siamo imposto dall’inizio del lavoro".
La tracklist, che contiene anche pezzi di Frank Sinatra e Elvis Presley, si chiude con un brano ipnotico e affascinante di Laure Daigle, nominata due volte ai Grammy Awards.