Artisti Vari - THE BLACKEST ALBUM - la recensione
Recensione del
19 dic 1998 a cura di
Redazione
Un'operazione molto interessante, che sottolinea non solo il carattere estremo dei Metallica, ma anche la loro capacità di sfondare quegli steccati che il rock "classico" aveva costruito attorno a sé. Tra le tante bands (soprattutto del nord Europa) che hanno raccolto l'invito, gli Hellsau con "Master of puppets" sono probabilmente quelli che hanno meglio colto lo spirito della cosa, traducendo in altro linguaggio musicale, ma fedelmente, l'impatto di Ulrich e soci. Molti gruppi sembrano in effetti tesi al superamento dell'originale, cercando di far impallidire il suono "headbanger" dei 'Tallica. A volte va bene, come quando gli Spew prendono "For whom the bell tolls" e ne esaltano la potenza di fuoco; a volte il risultato lascia un po' più sconcertati. Il caso più eclatante è quello dei Razed in Black, la cui "Damage Inc." è permeata di forsennate accelerazioni "gabber" provenienti dalle discoteche più estreme del nord Europa. Ma il risultato è sempre molto rispettoso del lavoro della band - per quanto il suono si avvicini a quello dei Depeche Mode nel caso dei Godheads o degli Apoptygma Berzerk (affascinante la loro "Nothing else matters"), e lo spirito dell'iniziativa dovrebbe soddisfare anche i palati fini dei fans dei Metallica, tra i pochi che abbiano l'onestà di criticare i propri idoli.
Tracklist:
Apoptygma Berzerk: "Nothing else matters"
Die Krupps: "Battery" (Re-filtered by filter section)
Razed in black: "The thing that should not be" (Back in black mix)
Spew: "For whom the bell tolls"
Hellsau: "Master of puppets"
Razed in Black: "Damage inc."
Abbadon of Venom: "Whiplash"
Godheads: "Wherever I may roam"
The Element: "Nothing else matters" (Elemental mix)
Carbon: "The thing that should not be"
Birmingham: "Seek and destroy"
In Strict Confidence: "Sad but true"
La Honda Militia: "Battery