"Uagliò": l'album de I Desideri su Napoli e l'amore
E' uscito l'album di esordio de i Desideri: un racconto di società e sentimenti, tra pop, rap, dance e melodia napoletana rivisitata in chiave moderna.
La nostra recensione
“#Uagliò” è il titolo dell’album di esordio de I Desideri. Giuliano e Salvatore Desideri, 20 anni. Figli d’arte, dopo aver girato numerose piazze, cantando in trio come coristi del padre Nico Desideri, decidono di intraprendere una carriera artistica come duo. Ed ecco che tutto ha inizio. Ed iniziano ad arrivare anche le prime soddisfazioni. A partire dal brano, “Made in Napoli”, feat. Clementino, utilizzato come colonna sonora di due film, “La Scuola Più Bella Del Mondo”, di Luca Miniero, e “Fausto & Furio”, di Lucio Gaudino. Per arrivare agli oltre 21 milioni di visualizzazioni su Youtube per lo stesso brano e agli oltre 45 milioni di visualizzazioni in totale per i loro video.
I Desideri non smettono di divertirsi e divertire. Non perdono mai la loro “napoletanità”. Nel cantato, seguendo la scia del rap napoletano, stile Clementino, per intenderci, nella loro attitudine, nelle loro sonorità. Il pop, unito al rap e alla dance, che attraversa tutti i brani dell’album, lascia sempre un po’ di spazio alla melodia napoletana, rivisitata in chiave moderna. In “#Uagliò” confluiscono tutte le influenze musicali del duo. E non a caso, tra queste, figurano nomi come Eros Ramazzotti, Giorgia, ma, allo stesso tempo, anche Ricky Martin. Il risultato è un album da ballare.
Quale sia il loro intento, è facile da comprendere, già al primo ascolto: raccontare ciò che vedono e ciò che vivono. I Desideri parlano della società, sottolineandone limiti, problemi, ma anche punti di forza. Raccontano la città che ha dato loro i natali e a cui restano sempre legati, in “Chest’è Napule”, un quadro realistico della realtà partenopea. Il brano dipinge Napoli come la città delle promesse non mantenute, dei sogni mai realizzati, della fuga verso altri luoghi. Ma anche della speranza, della fiducia in un futuro migliore. E, soprattutto, della passione per la musica.
Ma il duo parla anche d’amore, in tutte le sue sfaccettature. Parla della fine di una storia, cui segue l’inizio di una nuova, in “Nell’aria”, che si traduce in un invito a non disperare mai. Ma guarda anche l’altra faccia dell’amore, raccontando come, alle volte, il dolore dato dalla fine di una storia possa essere troppo grande da sopportare, tanto da rendere quasi impossibile rassegnarsi, in “Amare e poi”. Narra anche di tradimento, in “Un drink e poi”, e di incertezza sul futuro di un amore, in “Stay with me”.
I Desideri si definiscono appassionati e tenaci. E si definiscono anche una piccola riscossa per Napoli e la Campania. Sono giovani, sì, ma non per questo acerbi. Hanno le idee chiare su chi sono e cosa vogliono proporre al pubblico. E "#Uagliò" ne è la dimostrazione.
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