Il "Raptus" di Ghali diventa un "Album"

Un artista nato davvero dal basso, con numeri già da capogiro, che arriva alla prima prova importante. Abbiamo ascoltato "Album"

Recensione del 26 mag 2017

Voto 7/10

di Mattia Marzi e Gianni Sibilla

Quello di Ghali è un caso particolare, nel panorama italiano. Un artista nato davvero dal basso, che arriva al primo disco con la percezione netta nell’ambiente musicale di essere la "next big thing", anzi di essere già una solida realtà, tanto da essersi guadagnato l’endorsment di colleghi come Jovanotti. E ci arriva senza il supporto di una grossa casa discografica (questo “Album" esce per la neonata Sto Records, ed è distribuito da Believe), senza ufficio stampa. Ghali nasce e vive non sui media tradizionali, ma su Spotify (che era partner dell party di lancio del disco, l’altra sera a Milano) e su YouTube, dove fa numeri da capogiro: 680 mila iscritti sul canale YouTube e 175 milioni di visualizzazioni.  300 mila follower su Facebook, 560 mila su Instagram, 1 milione di stream su Spotify in 5 giorni con “Ninna Nanna". È un segno dei tempi, forse il più netto che abbiamo avuto nel mercato musicale italiano. Questa strategia del "Do It Yourself", (o DiY, come si diceva ai tempi del punk) ha creato qualche problema (e pure qualche malumore, nell’ambiente): Ghali si è autocertificato il disco d’oro per “Ninna nanna”, ma è stato smentito dalla FIMI. Quando ha comunicato l’arrivo di “Album” con un (bellissimo) trailer, c’è stata un po’ di confusione tra i fan su Facebook sulla data di uscita, che non era chiara.
Tutto risolto. Alla fine, eccolo qua: “Album” esce oggi, 26 maggio. Verrà presentato con un lungo giro di instore, per l’Italia. Ghali parteciperà anche ai Wind Music Awards, il 5 e 6 giugno, in prima serata su RaiUno. E' un personaggio anche nelle sue (apparenti) contraddizioni, che sono tali solo per chi è di un'altra generazione.
Ma oltre alla forma, cruciale per come consumiamo oggi i suoni, c’è la sostanza. La musica, insomma.

L'album d'esordio di Ghali è un disco molto autobiografico: il rapper racconta una storia, la sua storia, quella di un ragazzo nato da genitori tunisini e cresciuto in un quartiere della periferia di Milano, Baggio, insieme alla madre (del padre, nel disco, ne parla come di un farabutto). Nelle dodici tracce che compongono la tracklist di "Album", Ghali ricostruisce la sua infanzia, il suo passato: "Non sai quante ne ho passate, ho sempre dovuto combattere", rappa in "Ricchi dentro". Man mano che il racconto va avanti, i ricordi di ieri lasciano spazio al presente: "Happy days" e "Oggi no", ad esempio, sono due belle fotografie che ci mostrano Ghali per come è oggi, un cantante che non si è arreso e che ha trasformato le difficoltà in un punto di forza. E che guarda già al futuro, a quello che potrebbe succedere dopo "Album", perché - rappa lui - "il successo è come una Ferrari, devi mantenere il turbo".

Tutti i pezzi contenuti nel disco sono prodotti da Charlie Charles, 22enne che negli ultimi mesi si è fatto notare per aver messo mano ai dischi di Sfera Ebbasta, Tedua e Izi. Ghali dice che il suo non è rap, ma "raptus", uno schizzo: l'album, non a caso, è ricco di stili e di sonorità, con la trap che viene traghettata verso confini più ampi, quasi pop (ascoltate il ritornello di "Happy days"). Anche la copertina, molto bella, richiama questo "raptus": realizzata dallo street artist Ozmo, ideata in tre ante più una, è un trittico in cui immagini e simboli si fondono e dialogano con la foto-ritratto di Ghali in una composizione piramidale (ci sono anche citazioni di opere e icone celebri - l'intero artwork ricorda quello di "Michael", l'album postumo di MJ).

"E quante cose cambiamo, le compagnie si sfaldano, le interviste chiamano e i fan parlano in arabo", rappa Ghali in "Oggi no", la giusta conclusione del disco, rivendicando il suo essere partito veramente dal basso."Mai stati primi in classe, siamo primi in classifica. Super-mega-ultra! Che storia". Già: davvero una bella storia

Tracklist

01. Ninna Nanna (03:57)
02. Ricchi Dentro (02:51)
03. Habibi (03:04)
04. Lacrime (03:47)
05. Happy Days (03:18)
06. Milano (03:30)
07. Ora D'aria (03:13)
08. Pizza Kebab (02:58)
09. Liberté (02:47)
10. Boulevard (03:27)
11. Vida (03:31)
12. Oggi No (02:24)

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996