“Humanz”, eclettico e dispersivo party per la fine del mondo dei Gorillaz

Il side project di Damon Albarn torna dopo sette anni. L'idea si è un po' persa per strada, ma la musica continua ad essere di buona qualità, grazie anche ai mille ospiti, tra cui Grace Jones, Pusha T e Carly Simon.

Recensione del 28 apr 2017 a cura di Michele Boroni

Voto 7/10

In un mondo come quello musicale contemporaneo in cui la parola chiave più abusata è 'progetto', i Gorillaz forse sono uno dei rari casi che hanno pieno diritto di utilizzarla. La creatura (una delle tante) di Damon Albarn e del fumettista Jamie Hewlett torna dopo sei anni di silenzio con il quinto album “Humanz”, da oggi in tutti i negozi e le piattaforme digitali, anche se preceduto da una lunga serie di singoli, video per realtà aumentata, interviste ai character animati della band, applicazioni per smartphone e altre features pop-tecnologiche.

Come già accadde per “Plastic Beach” anche “Humanz” è una sorta di concept album, ma mentre il disco del 2010 aveva un tema pseudo ecologista, questa volta si parla più prosaicamente di un party per la fine del mondo. Anche se era stato annunciato come un disco politico anti-Trump (e anti-Brexit), nelle 20 tracce – 26 nella deluxe version - sono stati eliminati tutti i diretti riferimenti al neo presidente Usa e al populismo britannico per rendere il disco meno instant.

Quello che non manca invece è la ricca lista di ospiti e featuring che, se da una parte rende interessante l'ascolto del disco, dall'altra lo rendo dispersivo e ancor meno omogeneo del già eclettico stile Gorillaz. Damon Albarn, classe 1968, si conferma artista con le antenne ben dritte sui nuovi suoni, coinvolgendo nomi come Popcaan (l'astro nascente del patois reggae), al rapper Danny Brown (la sua voce è perfetta per un fumetto schizzato) e Zebra Katz. La musica è sempre quel mescolone tra hip-hop (“Momentz” dei sempre presenti De La Soul), musica da club (“Strobelite” “Sex Murder Party”), pop (“Andromeda”) e drum'n'bass (“Ascension” con Vince Staples) con i soliti abbinamenti bizzarri a cui ci ha abituato il buon Albarn: qui va segnalato il duetto tra la sacerdotessa del gospel prestatasi all'alternative Mavis Staples e il rapper Pusha T nel singolo “Let me Out”, oppure Noel Gallagher che canta insieme ad Albarn e alla cantante delle Savages Jehnny Beth nella trionfale “We got the Power”.

Ci sono poi alcuni episodi che valgono la pena di essere segnalati: “Halleluiah Money” con Benjamin Clementine nella parte di un folle predicatore che ben si addice alla voce da tenore spinto del cantante inglese, oppure un'allucinata Grace Jones che sogghigna “I am the ghost / I am the soul / I’m gonna take you for a ride/ No antennas” in “Charger”. Roba forte e assai divertente. Damon Albarn di fronte a tutto questo affollamento fa un passo indietro, lasciando però il segno in “Busted and Blue”, una ballata liquida sulla tecnologia che sembra uscita dal mai troppo lodato disco solista “Everybody Robots”.

Nel 2017 dove ormai il confine tra reale e virtuale, fiction e reale è sempre più sfumato, il progetto musical-fumettistico Gorillaz perde un po' di forza e originalità, e così anche questo “Humanz” tra i tanti brani - e gli insopportabili interludes, ben sei qui – sbanda un po' a destra e a manca, nonostante la freschezza dei suoni e l'eclettico talento di Damon Albarn.

Tracklist

01. Intro: I Switched My Robot Off (00:24)
02. Ascension (feat. Vince Staples) (02:35)
03. Strobelite (feat. Peven Everett) (04:32)
04. Saturnz Barz (feat. Popcaan) (03:01)
05. Momentz (feat. De La Soul) (03:16)
06. Interlude: The Non-conformist Oath (00:21)
07. Submission (feat. Danny Brown & Kelela) (03:21)
08. Charger (feat. Grace Jones) (03:34)
09. Interlude: Elevator Going Up (00:04)
10. Andromeda (feat. D.R.A.M.) (03:17)
11. Busted and Blue (04:37)
12. Interlude: Talk Radio (00:19)
13. Carnival (feat. Anthony Hamilton) (02:15)
14. Let Me Out (feat. Mavis Staples & Pusha T) (02:55)
15. Interlude: Penthouse (00:11)
16. Sex Murder Party (feat. Jamie Principle & Zebra Katz) (04:19)
17. She's My Collar (feat. Kali Uchis) (03:29)
18. Interlude: The Elephant (00:11)
19. Hallelujah Money (feat. Benjamin Clementine) (04:23)
20. We Got The Power (feat. Jehnny Beth) (02:19)
21. Interlude: New World (01:21)
22. The Apprentice (feat. Rag'n'Bone Man, Zebra Katz & RAY BLK) (03:54)
23. Halfway To The Halfway House (feat. Peven Everett) (03:57)
24. Out Of Body (feat. Kilo Kish, Zebra Katz & Imani Vonshà) (03:44)
25. Ticker Tape (feat. Carly Simon & Kali Uchis) (04:28)
26. Circle Of Friendz (feat. Brandon Markell Holmes) (02:09)

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