Dal pubblico italiano Parov Stellar si è fatto conoscere solamente all'inizio di quest'anno, quando una sua canzone del 2014, "All night", è stata scelta da TIM come sottofondo musicale di uno spot. Ma il dj austriaco non è un novellino: il suo primo album, "Shadow kingdom", è uscito nel 2001 ed è stato seguito da altri dodici dischi. L'ultimo, "The demon diaries", è stato pubblicato nel 2015 e "The burning spider" ne rappresenta l'ideale sequel.
L'album vede il 42enne dj austriaco riprendere la sua ricerca sui suoni campionati, marchio di fabbrica delle sue produzioni. Nelle nove tracce che compongono la tracklist di "The burning spider" - che diventano dodici nell'edizione "Elektroswing special" - rimangono molti degli elementi che hanno caratterizzato i passati lavori di Parov Stellar, ma ci sono anche nuove influenze.
Se nei suoi ultimi dischi il dj austriaco aveva fatto sposare lo swing con l'elettronica, in "The burning spider" accanto allo swing compaiono generi come il blues e il jazz, ovviamente combinati con sonorità elettroniche e dance. Il risultato è sorprendente: basti ascoltare "Soul fever blues", in cui compare nientepopodimeno che Muddy Waters.