Michele Zarrillo è un grande professionista della canzone italiana. E’ tornato, non solo a Sanremo dove è di casa (11 partecipazioni, ma mancava dal 2009). Ma soprattutto con questo nuovo album, il primo in sei anni (“Unici al mondo” è del 2011)
La storia del disco:
Il titotlo “Vivere e rinascere” fa riferimento (implicito) ai problemi di salute di qualche anno fa, da cui Zarrillo si è ripreso completamente. "Torno a Sanremo perché ho finito da poco un disco che uscirà tra qualche giorno. Si intitola 'Vivere e rinascere': quale occasione migliore per presentarlo, se non il palco dell'Ariston?", ci ha raccontato il cantautore romano
Come suona e cosa c’è dentro.
“Vivere e rinascere” contiene dieci brani scritti da Zarrillo, più la cover di “Se tu non torni”, brano reso noto da Miguel Bose nel ’94. E contiene ovviamente “Mani nelle mani”, la canzone presentata al Festival. Tra i collaboratori dell’album Giampiero Artegiani e Alessandro Canini, insieme a Saverio Grandi, Valentina Parisse, Roberto Pacco, Luca Mattioni, Mario Cianchi, Felice Di Salvo, Marco Rettani, Stefano Colino. Gli arrangiamenti e la produzione sono di Alessandro Canini, che firma con lo stesso Zarrillo.
Perché ascoltarlo (o perché girare alla larga)
Se vi piace la canzone italiana classica, Zarrillo ha stile e classe, sia nello scrivere che nell’arrangiarle e interpretarle. Brani puliti senza fronzoli, mai una nota o una parola più del necessario, anche quando va oltre la classica ballata, come il funky di “La ragazza corre”
La canzone fondamentale
“Mani nelle mani”, ovviamente: nel suo genere, perfetta nella costruzione e nel crescendo.