"Avete ragione tutti": qui la recensione del disco d'esordio dei Canova

Uscito il 21 ottobre per Maciste Dischi “Avete ragione tutti”, l’album d’esordio della band milanese dei Canova, nove pezzi squisitamente pop, ottimamente scritti e arrangiati e dall’innegabile potenziale radiofonico...

Recensione del 12 nov 2016 a cura di Marco Jeannin

Voto 7/10

I Canova hanno tutto per piacere. Hanno un disco fatto come dio comanda, intitolato “Avete ragione tutti”, che conta nove pezzi. Di questi nove pezzi almeno la metà li possiamo iscrivere al registro dei singoli. Questi singoli hanno ritornelli capaci di restarti addosso quanto basta per certificare la qualità dello stampo pop che ha forgiato il sound del gruppo, quel pop tardo Ottanta, ironico, malinconico e vagamente autoriale che ci ha già felicemente incastrato ai tempi de (in ordine cronologico) I Cani, Thegiornalisti e Calcutta. Quest’ultimo, ovviamente, un po’ meno mainstream degli altri due. Fine prima parte.

Inizio seconda parte. Il disco è uscito da poco, anticipato da “Portovenere” e “Vita sociale”. Io pure sono partito da qui, e della prima ho apprezzato il piglio estivo che un po’ mi ha ricordato il miglior Cremonini. Della seconda le sfumature dark del testo, con quel “… vorrei morire anche se per un giorno solo” ripetuto ad libitum che se ci pensate bene è un modo inaspettatamente tragico e poetico di chiudere un pezzo, e questo mi sembra un bene perché forse da un disco così non me lo aspettavo. Le mie preferite però sono “Brexit” e “Aziz”. “Brexit” per la sincera e critica attualità del testo e per il frullato di pessimismo che caratterizza il cantato di Matteo Mobrici. “Aziz” perché dal punto di vista compositivo, del sound, della produzione e dell’arrangiamento è quella che mi ha colpito di più; mi suona interessante. E’ il pezzo più lungo della nidiata e forse anche un filo troppo piacione (perché gli o-oh vanno usati sempre con una certa cautela) ma tant’è… Spesso si sente chiaro il bisogno di dischi nati con il solo scopo di farti cantare e “Avete ragione tutti” credo sia questo tipo di disco. Immaginatelo live, ascoltate “La festa” e fate partire il coro. Fine seconda parte.

Epilogo. Titoli di coda. I Canova sono una band indie pop milanese formata da Matteo Mobrici (voce, chitarra elettrica, piano), Fabio Brando (chitarra elettrica, piano), Federico Laidlaw (basso) e Gabriele Prina (batteria). “Avete ragione tutti” è il loro disco d’esordio, un album figlio del nostro tempo, confezionato a regola d’arte (complimenti a Giacomo Garufi che l’ha prodotto e co-arrangiato), tanto che non richiede il benché minimo periodo di assimilazione; lo levi dalla carta e già fila che è una meraviglia. Detto questo, potremmo stare qui ore a farci tutto un ragionamento di concetto direi abbastanza fighetto sulla caratura artistica di un lavoro di questo tipo, ma non lo farò perché completamente inutile: quando ti capitano per le mani dei bei ritornelli con una bella canzone intorno devi solo ringraziare le mamme di quelli che li hanno scritti. Sempre.

Tracklist

01. Vita Sociale (03:56)
02. Brexit (03:01)
03. Expo (03:16)
04. La felicità (03:11)
05. Manzarek (03:50)
06. Portovenere (03:22)
07. Aziz (04:07)
08. Maradona (03:35)
09. La festa - live (02:19)

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996