Lucera è evidentemente un sobborgo di Memphis e fino a oggi nessuno ce lo aveva mai detto bello chiaro. A volersi fidare della geografia non parrebbe così, ma se lasciamo parlare la musica tutto diventa immediatamente chiaro.
Da questa cittadina che – ora possiamo dirlo – per convenzione è indicata come localizzata in provincia di Foggia, arrivano i Barsexuals, un trio di pericolossissimi discepoli del blues-punk più abrasivo, di scuola Oblivians/Compulsive Gamblers, Country Teasers, Billy Childish e tutta la lista di loser certificati che hanno contribuito a intossicarci negli ultimi 40 anni circa con sonorità fangose e anfetaminiche al contempo.
“Black Brown And White” è il debutto sulla lunga distanza della band (che a onor del vero è attiva da qualche anno, ma prima di ora era in pratica un segreto ben custodito, per veri esploratori del sotterraneo) e – come si diceva negli anni Ottanta – “non fa prigionieri”. O meglio, li fa, ma poi dimentica di dar loro da mangiare e da bere e li fa morire fra atroci sofferenze, perché qua si vive l’inferno, baby – e l’inferno non è una gita premio aziendale (o forse sì?).
Se amate il blues sporcato, violentato e intossicato “Black Brown And White” non può non colpire la vostra attenzione. Elettricità, delinquenza, un tocco di demenza e nichilismo punk sono gli ingredienti classicissimi di questi 15 brani che non inventano nulla, ma offrono un esempio impeccabile di devianza musicale – figlia diretta di alcune pendici della scena punk di L.A. più “antica” (quella dei vari Jeffrey Lee Pierce e Chris D, ma anche dei gruppi meno spigolosi e dediti a certo cow punk) e dell’Australia del calderone Scientists/Kim Salmon/Beasts of Bourbon/Birthday Party/Boys Next Door.
Voce, chitarra, batteria. Questo è lo schieramento per la battaglia, che si svolge preferibilmente in un bar malfamato o a una festa che non può non finire in tragedia. E non pensate neppure per un istante ai White Stripes… potreste farvi del male, giocando con i Barsexuals.
Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali
(“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di
cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge
sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri
contenuti informativi.
Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate
e, in generale, quelle libere da diritti.
Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da
fotografi dei quali viene riportato il copyright.
È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in
caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della
pubblicazione, ignoto.
Segnalazioni
Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non
rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida
valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata
rimozione.