Michael Nyman - WONDERLAND ORIGINAL SOUNDTRACK - la recensione
Recensione del 05 dic 1999
Michael Nyman
WONDERLAND ORIGINAL SOUNDTRACK
Virgin
Uno splendido lavoro, questo realizzato da Nyman per il nuovo film di Michael Winterbottom – già assurto alle cronache per “Benvenuti a Sarajevo” -, presentato allo scorso Festival di Cannes e accolto da un ottimo riscontro. Lontano dalle partiture in solitario di “Lezioni di piano”, Nyman confeziona una perfetta soundtrack di gusto classico, con una conduzione orchestrale a tratti di maniera ma assolutamente cinematografica. E’ musica da camera del ventesimo secolo, quella proposta da questo album, ed è quella in cui Nyman riesce meglio. Come più volte ci aveva abituati nelle colonne sonore di Greeneway, vengono fuori a poco a poco i suoi ostinato pieni di grazia, costruiti su un tema apparentemente dolce e remissivo, in realtà capace di acquistare potenza e convinzione durante gli ascolti. I brani sono intitolati ognuno con un nome proprio di persona – tranne la traccia numero 10, intitolata “Unnamed” ossia “senza nome” -, ma a volte nascondono la ripresa di un tema portante che sembra veramente sognato e scritto fuori dal tempo. Non mancano splendidi incastri di piano anche qui, comunque; ne è un esempio “Nadia”, un brano costruito con una serie di regolari incastri melodici che sembrano non volersi mai fermare, un incrocio tra minimalismo disarmante e una professione di quel virtuosismo al quale ogni tanto Nyman sembra non voler rinunciare. Un album – neanche a dirlo – cinematografico, più adatto a descrivere singole scene, passaggi di tempo e di ritmo piuttosto che a evocare le atmosfere panoramiche del film, ma dotato fino in fondo di una sua autonomia che può farlo apprezzare allo stesso modo di un buon disco di musica classica. D’altra parte, con un’orchestra di 22 elementi al suo servizio, Nyman può permettersi questo ed altro.