Celine Dion accenna un mezzo sorriso, in copertina: è già questa notizia, perché il suo 2016 era cominciato con la morte del marito/Mahare Renè Angelil e poi del fratello. Ma d'altronde, la sua prima uscita pubblica dopo il lutto era stata una cover dei Queen "The show must go on".
"Encore un soir" ("Ancora una sera") è il primo albun in lingua francese in ben quattro anni (dopo "Sans attendre" del 2012). La cantante canadese è tornata a lavorare con il suo storico collaboratore Jean-Jacques Goldman dopo 12 anni. Tra gli autori anche Francis Cabrel e Serge Lama che, per la prima volta insieme, collaborano a una canzone per Céline, e Jacques Veneruso, Grand Corps Malade, che ha preso parte al disco di Céline “Sans attendre”, ha messo ancora una volta a disposizione la sua poesia per questo progetto. E nuovi partner si sono aggiunti alla famiglia: hanno contribuito all’album Zaho che, con la sua “Tourner la page”, ha dimostrato di saper scrivere hit crossover, Florent Mothe e Mutine, che hanno aggiunto il proprio nome a questo nuovo capitolo con quattro brani dal sapore pop. Daniel Picard, invece è stato scelto tra oltre 4.000 candidati che hanno partecipato a un contest lanciato sul sito web di Céline, e contribuisce con “À la plus haute branche”.
Il risultato è un disco pop prodotto in maniera pulitissima, con la voce di Celine Dion che tende a giocare soprattutto su registri più bassi della sua grande estensione, per dare un tocco più malinconico anche a canzoni dai suoni più uptempo. Nulla meno e nulla più che un disco perfetto per il ritorno ai concerto Las Vegas, altro progetto come questo disco iniziato quando Angelil era ancora in vita. Più avanti, invece, dovrebbe arrivare un disco in inglese.