Sud Sound System - REGGAE PARTY - la recensione

Recensione del 02 ago 1999

Portate questo disco con voi e l’estate non vi abbandonerà mai. “Reggae party” mantiene quello che promette nel titolo e, anzi, vi regala molto di più: il raggamuffin’ salentino più famoso d’Italia contaminato con ritmiche hip hop, soul e folk, a far muovere i piedi ‘pizzicati’ al suono di un groove caraibico e meridionale. I Sud Sound System devono aver lavorato duro per questo album, che riesce ad essere all’altezza delle aspettative tanto di chi ha voglia di un album ‘solare’ per l’estate quanto di chi, memore della stagione ‘antagonista’ del gruppo, lo afferri dallo scaffale per ritrovarsi di fronte un lavoro coerente e ispirato come le migliori prove del gruppo. E’ un album esuberante, “Reggae party”, anzitutto perché espressione di una forte personalità; e poi anche perché forse mai come in questo lavoro i Sud Sound System hanno dimostrato di saper spaziare attraverso vari generi di riferimento senza mai snaturare il proprio inconfondibile stile, confezionando una raccolta di canzoni che colgono il segno sia nei momenti maggiormente aggressivi che in quelli romantici e più intimisti. Un suono unico, testimonianza di una identità capace di guardarsi intorno a 360° e sperimentare sulla propria pelle sonorità e costruzioni armoniche ogni volta diverse. Testi onesti e disarmanti, che raccontano una quotidianità strenuamente difesa – e forse stranamente lontana – dalle realtà sempre più distorte del paese-network che l’Italia si avvia a diventare. Nel Salento dei Sud Sound System si rallenta il passo, il ritmo, e ci si ferma a guardarsi negli occhi e raccontarsi storie. Si trova il tempo per pensare, e allora non sorprende che le parole di questo album siano di gran lunga più interessanti di tante cose che si trovano in giro adesso.

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