Ambrogio Sparagna - VOLA VOLA VOLA - la recensione

Recensione del 09 ago 2012 a cura di Paola De Simone

Voto 6/10
Mettiamo subito le cose in chiaro, “Vola vola vola” non è un disco di Ambrogio Sparagna e Francesco De Gregori, come erroneamente si è scritto qua e là. “Vola vola vola” è il nuovo album live di Ambrogio Sparagna e della sua Orchestra Popolare Italiana (da lui diretta dal 2007), cui hanno partecipato in qualità di ospiti Francesco De Gregori, Maria Nazionale, il Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni e l’ensemble Amarcanto. Il disco è dunque la testimonianza di un affollato live che si è tenuto nell’ottobre 2001 – in occasione dell’ottobrata romana - all’Auditorium Parco della musica di Roma. Così, dopo dieci mesi di decantazione, l’etichetta Parco della musica Records ha scelto di divulgare la registrazione di quella serata, e disco fu.

Non è certo un dettagliO collocare gli ospiti al posto loro, perché la cifra stilistica di questo disco è quella di Ambrogio Sparagna, fatta di musica tradizionale e freschezza interpretativa, e agli altri non è restato che adeguarsi e, casomai, integrarsi. E non si può dire che non l’abbiano fatto degnamente. Il sodalizio di tutte queste personalità artistiche ha funzionato, dando vita a un concerto (prima che a un disco) scorrevole e godibile. Non dovrebbe essere però una sorpresa, visto che almeno Sparagna e De Gregori in passato hanno già lavorato fianco a fianco in due occasioni: nel 1996 il Principe aveva vestito i panni di cantastorie nell’opera “La via dei Romei”, che consacrò a livello nazionale il musicista ed etnomusicologo latinense, e l’anno seguente Sparagna figurò tra i musicisti del doppio disco live di De Gregori “La valigia dell’attore”. Ed ora eccoli ancora insieme in un disco tradizionale, che alla tradizione attinge e rende omaggio, anche con qualche citazione rubata. Lo sa bene De Gregori che nella sua “Volavola” (già incisa nel disco “Per brevità chiamato artista” del 2008) ‘ruba’ parole e passaggi musicali a una canzone tradizionale abruzzese degli anni '20, scritta dal poeta Luigi Dommarco e dal compositore Guido Albanese e intitolata – neanche a dirlo – “Vola vola vola” (potete
ascoltarne una versione qui ). Ma “Volavola” è solo un frammento finale di questo ricco disco che si compone di 14 canzoni tra composizioni già incise - senza gloria - e stralci di folclore popolare italiano, principalmente a firma di Sparagna e De Gregori. E poi ci sono i duetti, che mettono insieme le loro voci e, più efficacemente, quelle di De Gregori e Maria Nazionale (“Ipercarmela” e “ “Santa Lucia”). Gli arrangiamenti, come tradizione vuole, vedono numerosi organetti in primo piano, seguiti da zampogna, ghironda, ciaramella, viola, violino, tromba, scacciapensieri e percussioni varie, con begli innesti vocali e applausi di contorno. Insomma un ensemble di largo respiro, che riesce a riempire una bella serata di musica di cui, grazie a questa registrazione, si può ancora godere. Anche se il disco non può certo rendere il ricco spettacolo che racconta.

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