Cyborgs - THE CYBORGS - la recensione

Recensione del 02 lug 2012

Voto 6/10

Non è ben chiaro se siano venuti dal futuro per salvare il blues e nell’intento di ridargli vita la macchina del tempo si sia guastata e li abbia costretti a rimanere nel presente. Non è ben chiaro nemmeno da quanto tempo ci stiano in questa epoca, anche se un presentimento, questi Cyborgs, ce lo fanno venire. Ascoltando il loro album d’esordio sembra che i due uomini mascherati da saldatori, per la precisione 1 e 0, arrivino sì dal futuro, dal 2110 per la precisione, ma che siano intrappolati in questa dimensione almeno dagli anni Cinquanta e che per gli ultimi sessant’anni se ne siano andati a spasso per le città, come vagabondi metropolitani con la chitarra in mano, perfetti per essere i protagonisti di un libro di John Fante.
Tornando a cose più concrete, “The Cyborgs” è un disco che colpisce sin dai primi ascolti. I brani di punta si notano da subito e sono “Dancy”, immediata e in puro stile rockabilly e “Cyborgs boogie”, vestita di boogie e rolling blues. Il genere scelto dal duo viene definito electrofunkblues e per quanto non sia niente di forzatamente originale, funziona. Funziona in tutte le dodici canzoni che compaiono nel loro album omonimo, che siano in stile anni Trenta come “Big time”, o che esse richiamino fortemente il blues come in “I’m tired”.
Più arrabbiati, graffianti ed elettrici sono brani come “No! No! No!” e “Human face remix”, mentre canzoni come “2110” fanno pensare che dietro alla maschera del cantante sia celato in realtà un imitatore di Springsteen, oppure quello di John Lennon nel caso di “Human face”.
“The Cyborgs” è un album che unisce il blues all’elettronica, il folk al rock senza dimenticare melodie accattivanti, grezze, trascinate, contaminate e ritmate… Potrei andare avanti all’infinito a trovare aggettivi per descrivervi la loro musica, ma l’unico modo per scoprirla e smettere di leggere queste righe e andare a comprare il loro album.

Continuate a seguire Rockol e a scoprire i Cyborgs con The Observer.

(Daniela Calvi)

Tracklist:
“Cyborgs boogie”
“20th floor”
“2110”
“Human face”
“Highway man”
“Prelude”
“No! No! No!”
“I’m tired”
“Dancy”
“Bag Time”
“Human face remix”
“Cyborgs boogie reprise”

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