Tyga - CARELESS WORLD - la recensione
Recensione del
19 mar 2012 a cura di
Alessandra Zacchino
Voto 7/10
Tyga
era solo un teenager quando pubblicò il suo primo album “No introduction”. Giovane età, scarsa esperienza, l’influenza del cugino Travie McCoy dei
Gym Class Heroes
e la produzione di Pete Wentz dei
Fall Out Boy
, gli hanno impedito d’avere una chiara visione del suo sound e di costruirsi una credibilità nella scena hip hop. Cruciale è stato quindi il passaggio alla Young Money entertainment di
Lil’ Wayne
che lo ha inserito a pieno titolo nel giro. Lo testimoniano i molti ospiti illustri dell’album “Careless world: rise of the last king”:
Pharrell-Williams
,
Chris Brown
,
Busta Rhymes
,
Nas
,
Nicki Minaj
,
Robin Thicke
e ovviamente Lil’ Wayne.
Tyga non è
Drake
e nemmeno Nicki Minaj in termini di fama, ma è riuscito ad aprirsi un varco grazie all’irresistibile “Rack city” che giustamente ha trovato posto anche nella tracklist di questo album.
Ad introdurci nel nuovo corso è la title track, dove lo smilzo e super tatuato Tyga rivela d’essersi reso conto di dover diventare padrone del suo destino. Una buona partenza questa con un’apertura verso il background che ha forgiato il rapper e una sorta di manifesto programmatico per il viaggio musicale nel quale intende traghettarci per oltre un’oretta. C’è una certa vena soul che aleggia nella successiva “Lil’ homie” con Pharrell (canzone in classico stile Neptunes), mentre l’atmosfera si fa esplosiva in “Muthafucka up”, pezzo che cita
LL Cool J
, campiona gli Ying Yang Twins e ospita la stella del momento, Nicki Minaj. Tra gli episodi meglio riusciti di “Careless world” c’è “Kings and queens” con Wale e Nas, ma sono soprattutto le “slow jams” e le canzoni dal deciso sapore r&b a dare un’identità più omogenea al disco. Splendida è “Far away” con il compagno d'etichetta Chris Richardson (proveniente dal talent “American idol”), ma notevoli sono anche “This is like” con Robin Thicke, “Light dreams” dove Marsha Ambrosius fa decisamente la differenza, “Let it show” con J. Cole e “Love game”.
“Careless world” è un album audace e versatile, dove Tyga dimostra una certa maturità. Tuttavia, non è facile uscire dal lungo ascolto di questo album con le idee chiare sulla personalità artistica di Tyga. C’è un evidente istinto pop, ma c’è anche una mole di materiale che pone l’artista su molti pianeti diversi. Il 22enne è di certo lontano dall’incoronazione a re del rap, ma sembrerebbe un promettente giovane principe.